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Chiuso la Domenica
la parola
un cappio al collo
l'ultima parola
nei rari momenti
in cui tutto diventa leggero
acquista trasparenza
io penso
"do la mia parola
volentieri
ritirerei la parola data"
ma dura poco
perché ecco - cigola l'asse del mondo
passano le persone
i paesaggi
i cerchi colorati del tempo
e la parola data
mi fa un groppo in gola
(Zbigniew Herbert)
Ti amerei nel vento
Sotto il cielo terso in primavera
Tra la dolcezza delle rose...
Ti amerei nel canto degli uccelli
All'ombra della vegetazione
Sulla pietra calda e nuda
Sotto il sole bruciante,
Nella frescura dell'erba
E con il canto degli insetti...
Ti amerei il giorno e la notte,
Nella calma e nella tempesta
Sotto le stelle che brillano
Sotto la rugiada della notte
E la mattina all'alba
Con il sorriso e con la lacrima,
Ti amerei con tutte le mie forze...
(Percy Bysshe Shelley)
Sorriderti forse è morire,
porgere la parola
a quella terra leggera
alla conchiglia in rumore
al cielo della sera,
a ogni cosa che è sola
e s'ama col proprio cuore.
(Alfonso Gatto)
Perché piangi? Perché il veduto già
è cieco? Perché non sai
come mutarti nell'immutabile?
Perché non hai d'intuito come gli abiti
toglierti e scoprirti rivestendoti?
Perché non sei mai bastantemente la tua presenza?
Mia cara, i dèmoni c'erano già prima allora,
quando non c'erano ancora...
(Vladimìr Holan)
Su ogni mio infranto rifugio
Su ogni mio crollato faro
Sui muri della mia noiaIo scrivo il tuo nome
Sull’assenza che non desidera
Sulla nuda solitudine
Sui sentieri della morteIo scrivo il tuo nome
Sul rinnovato vigore
Sullo scomparso pericolo
Sulla speranza senza ricordoIo scrivo il tuo nome
E per la forza di una parolaIo ricomincio la mia vita
Sono nato per conoscerti
Per nominarti
Libertà.
(Paul Eluard)
Il peso del mondo
è amore.
sotto il fardello
di solitudine
sotto il fardello
dell'insoddisfazione
il peso
il peso che portiamo
è amore.
(Allen Ginsberg)
Mi diedi in fretta alla malvagità
Alla forza che sfodera i pugni come fossero pistole
Contro il mostro che mi portò via alla tua dolcezza con i suoi
artigli
Lontano dall'abbraccio molle e delizioso delle tue braccia
Me ne vado respirando a pieni polmoni
Attraversando campi attraversando boschi
Verso la città miracolosa dove mi batte il cuore
(Pierre Reverdy)
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